giovedì 29 ottobre 2009

Realtà o fantasia?

Come Isaac Asimov inventò e definì le tre leggi della robotica alle quali aggiunse una legge zero, così Richard Stallman (fondatore della Free Software Foundation) definisce la quattro "libertà fondamentali" che un software deve rispettare per poter essere definto libero:
  1. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo (Libertà 0)
  2. Libertà di studiare il programma e modificarlo (Libertà 1)
  3. Libertà di copiare il programma in modo da aiutare il prossimo (Libertà 2)
  4. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (Libertà 3)
Queste libertà sono d'importanza vitale. Sono delle libertà essenziali, non soltanto per quanto riguarda l'utente in sé, ma perché queste libertà promuovono la solidarietà sociale, cioè lo scambio e la cooperazione. Diventano sempre più importanti man mano che la nostra cultura e le attività delle nostre vite sono sempre più legate al mondo digitale. In un mondo di suoni, immagini e parole digitali, il software libero diventa sempre più una cosa simile alla libertà in generale.

Le similitudini tra i due personaggi sono marcate, ma con una differenza fondamentale, il primo parlava di fantascienza il secondo di una realtà che all'epoca poteva sembrare utopia, ma che col passare del tempo ha trovato sempre maggiori estimatori.

Nessun commento:

Posta un commento