domenica 20 novembre 2011

Giù le mani dal Majorana



Leggo la notizia e non ci posso credere.

Non voglio entrare nel merito degli accorpamenti, di leggi e leggine o pseudo tali, favori e favoritismi.
Non voglio sapere i motivi di queste decisioni.

Voglio solo dire che chiunque in Italia (e probabilmente anche altrove) si sia anche solo affacciato al mondo del software libero si è inevitabilmente imbattuto nel sito di questo istituto.

L'istituto Majorana di Gela è senza ombra di dubbio una delle realtà italiane più attive e apprezzate nella diffusione del software libero, grazie ad una notevole quantità di precise e chiare videoguide pubblicate è una fonte inestimabile di informazioni e aiuti.

Vi invito a cliccare questo link e a leggere, ne vale la pena.

Ringrazio l'istituto Majorana per il suo costante impegno e ne approfitto per ringraziare anche la comunità di Ubuntu che è riuscita nell'impresa di creare un sistema operativo all'avanguardia e precursore nel mondo del'informatica; uno dei migliori sistemi operativi oggi esistenti.

martedì 15 novembre 2011

Ti senti un pirata?

Chiamiamoli nerd, hacker, pirati o semplicemente persone stufe dell'attuale classe politica capace di portare l'Italia nel baratro più profondo e incapace anche solo di intuire le contromisure necessarie per una ripresa.
Sono apartitici, sono giovani, hanno curricula e culture importanti, hanno idee e proposte chiare e precise; in Germania il partito dei pirati Piratenpartei ha ottenuto ben il 9% dei voti alle ultime elezioni, sfondando il muro della soglia di sbarramento del 5%.

Come si legge in questo interessante articolo di Repubblica anche la classe politica tedesca inizia a prenderli sul serio dopo aver perso migliaia di voti.

Ma il partito pirata è presente in tutta Europa, anche in Italia dove cavalcando l'onda ha appena deciso di partecipare alle prossime elezioni politiche pubblicando il proprio programma.

In sintesi il programma, articolato su 12 punti, è preciso e incisivo, scritto per portare all'ordine del giorno alcuni punti che nell'era digitale sono fondamentali: si spazia dal principio di legalità alla riforma di copyright e brevetti ai diritti fondamentali di accesso alla tecnologia, alla cultura, alla libertà di scelta e di azione, alla privacy, alla comunicazione e all'espressione.

Tutti argomenti che appaiono scontati, ma sempre più spesso legati e annegati in assurde leggi o dimenticati nel cassetto.

L'invito è quello di curiosare, non si sa mai che qualcosa possa cambiare davvero.