Lo studio, la disponibilità e la possibilità di modificare il codice sorgente, che è notoriamente disponibile nel caso di FLOSS, è tema rilevante nell’istruzione.
In particolare, è evidente la sua diffusione nelle scuole tecniche, dove l’informatica è materia professionale di insegnamento.
Sul piano didattico, alcuni sottolineano la valenza formativa del FLOSS nell’insegnamento dell’informatica, altri la valenza professionalizzante nella didattica specialistica per gli studenti delle scuole tecniche.
Inoltre, la didattica stessa delle varie discipline può essere effettuata mediante programmi didattici FLOSS.
L’altro utilizzo del software FLOSS nella scuola riguarda il funzionamento delle infrastrutture informatiche: dall’adozione del sistema operativo Linux su server, alla gestione di reti e servizi in rete, all’uso di suite di office automation FLOSS su client.
L’utilizzo di FLOSS può presentare diversi vantaggi, già sottolineati in questo blog, ma perché tali vantaggi si materializzino, tuttavia, devono essere presenti gli skill professionali adeguati, aspetto che per la scuola può essere critico.
In particolare, vi sono quattro ambiti nei quali si ritiene di poter intervenire e che verranno brevemente discussi:
Utilizzo diretto di prodotti Free Libre Open Source
I pacchetti FLOSS possono certamente essere utilizzati in alternativa o congiuntamente a software proprietario a supporto sia di attività didattiche, sia per gestire reti e servizi di rete, sia per attività amministrative. Dal punto di vista didattico, l’utilizzo di pacchetti FLOSS insieme a pacchetti proprietari, fa comprendere agli studenti che l’offerta è spesso diversificata e presenta numerose alternative. Esempi di strumenti utilizzabili in questo ambito sono Linux, Apache, le suite di office automation FLOSS, gli strumenti per la gestione dei servizi di rete, i programmi di supporto alla formazione.
Analisi e studio di codice Free Libre Open Source
Il vantaggio del FLOSS sta nella disponibilità del codice sorgente. Per questo motivo molti ritengono che il FLOSS, come le altre tipologie di software che presentano tale disponibilità, possa essere utilizzato non solo come strumento di lavoro diretto, ma anche come oggetto di studio.
Il codice sorgente dei prodotti FLOSS può essere mostrato per insegnare i principi e le tecniche dell’informatica.
Esempi di questo utilizzo sono lo studio ed organizzazione di un compilatore, la struttura di un server di rete, le tecniche di indicizzazione per basi di dati.
È indubbio, a questo proposito, che l’informatica è una disciplina che richiede accanto alla formazione teorica una sostanziale componente pratica.
Tale componente consiste sia nello sviluppo diretto di codice dal parte del discente, sia nello studio di programmi esistenti che possono essere utilizzati per mostrare nel concreto le tecniche di programmazione e best practice utili per incrementare significativamente la capacità e le competenze degli studenti.
Sviluppo e integrazione di/con codice FLOSS
Il terzo ambito dove il FLOSS può giocare un ruolo importante è nelle attività di laboratorio avanzato, specie per gli ultimi anni delle scuole superiori.
Esempi sono l’estensione di funzionalità di sistemi esistenti, la realizzazione di integrazioni con altri programmi/sistemi software sia open source che proprietari, l’aggiunta di nuovi formati dati.
Modifica e riuso di risorse FLOSS per la didattica ed i servizi di rete
Quest’ambito si riferisce all’attività che alcune comunità di insegnanti e programmatori hanno svolto e svolgono per lo sviluppo di software didattico: software per l’insegnamento di varie discipline che sono adattati, per proprie esigenze, da alcuni insegnanti sviluppatori; utility per la didattica e l’organizzazione della scuola sviluppate e modificate da insegnanti; distribuzioni di soluzioni/sistemi a specifico uso scolastico quali, ad esempio, la distribuzione del sistema operativo Linux.