lunedì 9 agosto 2010

Curriki

Manca poco più di un mese all'inizio delle scuole e se da un lato gli studenti si disperano per i troppi compiti a casa ancora da terminare, dall'altro i genitori si disperano perché stanno iniziando ad arrivare i libri di testo dell'anno.

Non ho numeri precisi in merito, ma esiste da sempre la vergognosa consuetudine di aumentare ogni anno il costo dei libri di testo pressoché identici rispetto all'edizione dell'anno precedente; spesso le uniche differenze che si riscontrano sono nell'impaginazione.

Da un lato il malcostume degli editori, dall'altro il concorso di colpa più o meno consensuale degli insegnati obbligano le famiglie a sborsare parecchi euro per mandare i figli a scuola.

Il problema non riguarda solo l'Italia, ma anche gli USA dove però qualcosa si sta muovendo positivamente sia per le famiglie sia per la comunità open source.

Nei giorni scorsi è apparso sul New York Times un lungo articolo-intervista sul progetto Curriki.

Curriki è un portale educativo che si distingue da altri siti affini, perché offre materiale per interi corsi di studio; tutti i testi, rivisti e corretti da un team di esperti, sono scaricabili e stampabili gratuitamente.

Quello di Curriki non è l’unico esperimento di editoria scolastica open source, in America ve ne sono molti altri, che incontrano alterna fortuna.
Il problema principale di chi vuole provare ad aggirare le lobby dei produttori di contenuti educativi, è quello di convincere gli insegnanti e le scuole dell’attendibilità e della qualità del materiale prodotto.

Dietro a tutti questi progetti ci sono sponsorizzazioni importanti e personaggi di rilievo (dietro il progetto Curriki c’è l’ex amministratore delegato di Sun Microsystems, Scott Mc Nealy), ma questa potrebbe essere un'esperienza da cui trarre spunti interessanti per una realizzazione anche italiana, basterebbe volerlo.

Nessun commento:

Posta un commento