migrazione verso Open Source del comune di Bologna.
Dal documento "Progetto di Migrazione a OpenOffice.org" del 08/06/2009 leggiamo:
Il Comune di Bologna utilizza Microsoft Office 97 Professional come suite standard per l'ufficio in tutti i suoi PC, solo in alcuni casi è stato acquistato l'aggiornamento a versioni di Microsoft Office più recenti.Oggi è possibile affermare che
Essendo Microsoft Office 97 un prodotto uscito oltre dieci anni fa, è nata l'esigenza di sostituirlo con un software più moderno. L'Assessore con delega per i Sistemi Informativi ha deciso, congiuntamente con il Settore Sistemi Informativi e tramite una collaborazione con l'Università di Bologna – Dipartimento di Scienze dell'Informazione, di effettuare una sperimentazione del software open source OpenOffice.org in alcuni settori comunali.
La sperimentazione ha coinvolto il Settore Cultura, il Settore Sistemi Informativi e tutti i musei comunali, nei quali è stato installato il software OpenOffice.org 2.4 in sostituzione di Microsoft Office.
Il progetto aveva lo scopo di individuare, una procedura efficace di migrazione, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico, di monitorare la reazione degli utenti e individuare gli ostacoli più comuni ad un passaggio software di questo tipo.
Dato che la sperimentazione ha avuto successo, il progetto è stato esteso su tutte le postazioni comunali.
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di adozione di software open source che il Comune di Bologna ha già iniziato da tempo, sia lato server (Apache, Moodle, OTRS, Linux, ...), che lato client (Firefox, 7-zip, Pidgin, OpenOffice.org 2.2 affiancato a Microsoft Office, PDFCreator).
Il Comune ha speso 580mila euro di licenze software nel 2006, le previsioni per il 2010 sono di 400mila euro grazie all'open source" aggiunge. Una metà delle workstation ha compiuto una transizione completa, delle restanti, complice la ragnatela di circa seicento applicativi in gioco (Lotus Domino, SAP etc), 900 hanno dovuto optare per la coesistenza delle due soluzioni e in altre 900 c'è stato un upgrade parziale (Office97 è installato ma invisibile all'utente). Per fine anno si prevede di completare il processo transitivo una volta risolte le dipendenze binarie dalle DLL di Domino e dalle funzioni peculiari di MS Office. Anche l'opera di formazione del personale sul nuovo pacchetto di ufficio sembra aver dato frutti positivi, il sistema di feedback su un campione di 300 dipendenti comunali ha rilevato un tasso di gradimento compreso tra 3.5 e 4 su un massimo di 5.Il prossimo passo dovrebbe essere quello di migrare il sistema operativo verso Linux.
Questo significa che la migrazione verso l'open source nella pubblica amministrazione è possibile se c'è la volontà.
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