lunedì 15 novembre 2010

3279

Chi segue questo blog conosce già i motivi che potrebbero spingere una azienda, una pubblica amministrazione ed un privato ad utilizzare software liberi piuttosto che legarsi a doppio filo all'utilizzo di software proprietari.

I motivi sono molteplici e vanno dalla sicurezza alla qualità, dalla flessibilità alla personalizzazione ai costi.

Questa volta vorrei porre l'accento sulla questione costi.
Perché se è vero come è vero che software libero NON significa gratuito, è altrettanto innegabile che per ogni software proprietario ne esistono diversi alternativi, liberi, open source e spesso liberamente scaricabili e utilizzabili senza spendere un euro.

A tal proposito è da segnalare il sito osalt.com un vero e proprio motore di ricerca per trovare alternative libere ai software proprietari.

Tornando a noi, 3279 non è un numero casuale, ma la cifra, espressa in unità di euro, che una azienda può risparmiare per ogni posto di lavoro, decidendo di utilizzare software libero al posto di quello proprietario.

Alternative a MSWindows
Oggi esistono sempre più alternative a MSWindows a partire dalle centinaia di distribuzioni Linux presenti e liberamente scaricabili ed utilizzabili.
Se la più in voga ad oggi continua ad essere Ubuntu, distribuzioni come Fedora, openSuse, Red Hat sono sempre presenti.
Elencare tutti i motivi per cui sarebbe da preferire Linux sarà oggetto di una nuova discussione, tra tutti segnalo la sicurezza e la possibilità di provare ogni distribuzione in maniera live senza dover installare nulla sul proprio pc.

Aggiornare il pc al nuovo windows7 (dopo il disastroso Vista) ha un costo di 100 euro.

Alternative a Internet Explorer
Le alternative ad Internet Explorer stanno sempre più prendendo piede e sono sempre più apprezzate da tutta l'utenza.
Basta ricordare Mozilla Firefox e Google Chrome.
Internet Explorer potrebbe sembrare gratuito perché fa parte di MSWindows, ma così non è.

Alternative a Microsoft Outlook
Il client di posta elettronica è uno strumento cruciale per chiunque utilizzi un pc e risulta spesso la causa maggiore dei problemi di sicurezza.
Mozilla Thunderburd si presenta come l'alternativa ottimale sia per la facilità di utilizzo sia per il livello di sicurezza garantito non paragonabile.

Alternative a MSOffice
Altro software fondamentale per chiunque è la suite di produttività personale che può essere velocemente sostituita in maniera quasi indolore con altre suite altrettanti capaci come OpenOffice o meglio ancora con la fiammante LibreOffice.
Senza contare che per ogni singola componente di MSOffice esiste un numero elevato di diverse alternative.

Il costo di una licenza MSOffice è di almeno 379 euro.
Alternative a Adobe InDesign e Quark XPress
Scribus si presenta come un'ottima alternativa ai due software.

Le licenze di InDesign e XPress costano rispettivamente 1.100 euro e 1.400 euro.

Alternative ad Adobe Illustrator
Inkscape, ma anche LibreOffice sono ottime alternative ad un software che a licenza aziendale costa circa 1000 euro.

Alternative ad Adobe Dreamweaver Si tratta di un software per l'editing di pagine web dal costo di circa 600 euro a licenza. Le alternative sono da ricercarsi sopratutto in Nvu e KompoZer.

Alternative ai software di contabilità aziendale completa
GnuCash è una buona alternativa gratuita per sostituire una suite dal costo minimo di 200 euro.

Altri software utilizzato abitualmente sia a livello aziendale sia a livello privato possono essere sostituiti con successo e senza perdere in produttività, questi citati sono solo un piccolo esempio.

I conti tornano:
- passaggio a windows7: 100 euro
- licenza del nuovo MSOffice: 379 euro
- licenza per InDesign: 1100 euro
- licenza per Illustrator: 1100 euro
- licenza per DreamWeaver: 600 euro

In totale sono proprio 3279 euro risparmiati a postazione.

In questi periodi di crisi economica, un risparmio del genere credo debba essere tenuto in seria considerazione.

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