venerdì 26 novembre 2010

MSPuglia

Era già nell'aria ieri, è stato confermato oggi deludendo chi aveva creduto in una svolta.

Parliamo dell'accordo siglato dal presidente della Regione Puglia con l'amministratore delegato di Microsoft Italia.

Certo non mi è dato sapere il contenuto di questo accordo, ma le sensazioni non sono affatto positive.
In questo blog non mi occupo di politica, ne' intendo farlo in futuro, ma da un partito che sul proprio sito ufficiale pubblica questo mi sarei aspettato qualcosa di ben diverso.

Ancora più preoccupante è leggere l'obiettivo di questo accordo:
“promuovere l’innovazione e l’eccellenza nell’ideazione, sviluppo e utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni informatiche”

Certo considerare Microsoft il demonio, anche se allettante, non è corretto, ma affermare, come si legge ancora sul sito che
"Sogno un’Italia in cui i sistemi operativi siano una scelta affidata al gusto piuttosto che alle tasche dei cittadini. E chiunque possa con il suo sistema collegarsi ad una rete veloce, lavorare, scambiare file, guardare film, apprendere e formarsi, fare videoconferenze, caricare e scaricare archivi e fare cose oggi nemmeno definibili e prevedibili. Sogno insomma i 100Megabit."
 è assolutamente l'opposto di un qualsiasi accordo siglato con Microsoft.
Non posso che essere d'accordo col virgolettato, ma i formati chiusi di Microsoft, la compatibilità solo con se stessa (e a volte nemmeno quello) lasciano intravedere un orizzonte oscuro e non felice come quello descritto.

Faccio mio un periodo che condivido pienamente letto su tuxjournal.net .

La libertà del software non è questione che interessi solo tecnici, informatici o appassionati; al contrario, in una società ogni giorno più digitale la libertà del software riguarda da vicino la libertà dei cittadini e condiziona pesantemente la possibilità di rendere concreti ed effettivi i diritti civili. Il software deve essere libero. Per ragioni etiche, non tecniche.

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